Media: Rental Blog
Data: 27/07/2023
Titolo: Noleggiatori non si nasce, si diventa
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Gli aspetti finanziari sono da sempre tra i fattori più cruciali per la crescita di un noleggiatore.
La tenuta dello sviluppo nel corso degli anni, non può che dipendere dalla capacità di affiancare alla giusta visionarietà dell’imprenditore un solido e ben pianificato controllo di gestione.
Nessuna società di noleggio che oggi vedete strutturata, per intenderci quelle che abitano i piani alti delle classifiche continentali, è nata già grande. Ogni leader ha compiuto i suoi piccoli passi affrontando sia mari tranquilli che oceani tempestosi.
Mollo Noleggio rappresenta il case study perfetto per approfondire questi aspetti, ed è questo il motivo che ci ha fatto avvicinare ad Andrea Bonamico, CFO del noleggiatore leader in Italia.
“Dopo la laurea in ingegneria gestionale a Torino e un’esperienza in una web agency come web project manager – ci dice Bonamico – nel 2003 ho iniziato il percorso in Mollo come controller di gestione”.
L’articolo che leggerete, attraverso le risposte del CFO, è la migliore dimostrazione possibile di alcune cose che andiamo dicendo da tempo, ma anche la testimonianza più nitida che dietro un successo eclatante come quello di Mollo Noleggio ci sono persone con competenze elevate e una lucida strategia.
All’interno della Mollo Fratelli Spa, ci racconta Bonamico, coesistevano due divisioni, la vendita di materiale e macchinari per l’edilizia e il noleggio di piattaforme per il sollevamento.
Le due unità di business erano diverse e comportavano gradi di complessità organizzativi differenti. In particolare il noleggio, che in quegli anni era all’inizio del percorso, doveva affrontare elevati investimenti in capitale ed era alla ricerca di una sostenibilità finanziaria e una redditività economica tipiche di una start-up.
“Il mio primo obiettivo è stato implementare un sistema di controllo di gestione che permettesse di monitorare l’andamento della gestione economica, il rispetto degli obiettivi e di pianificare la gestione finanziaria con l’elaborazione del business plan che già da quei primi anni è diventato uno strumento abituale di lavoro e di comunicazione con l’esterno. Con la crescita dell’azienda sono aumentate anche le necessità di reportistica che permettessero di monitorare, in pochi parametri essenziali, la dinamica del parco a noleggio”.
A partire dal 2007, Mauro e Roberto Mollo hanno deciso di migrare su un nuovo gestionale più efficiente e integrato. In qualità di project manager, Bonamico ha seguito l’implementazione del nuovo gestionale con l’obiettivo di implementare nuovi processi e ottimizzare quelli preesistenti. Un’attività utilissima per conoscere nel dettaglio e a fondo tutte le aree e i processi aziendali.
“Nasce in quegli anni il mio rapporto con gli istituti di credito e di leasing, partner essenziali e strategici per sostenere un business ad alta intensità di capitale come il noleggio. A partire dal 2017 vista la crescita dimensionale dell’azienda e i nuovi importanti progetti è stata creata un’area autonoma esterna a quella AFC per l’IT e da quel momento mi sono concentrato sulla gestione economico-finanziaria delle aziende del Gruppo Mollo”.
Si tratta di attività anche molto diverse tra loro, che evolvono nel tempo in base alle esigenze e con l’obiettivo di garantire supporto al processo decisionale nelle scelte strategiche e organizzative dell’azienda.
Si va dalle più classiche come pianificazione finanziaria, controllo di gestione, rapporto con istituti di credito, chiusura bilanci, rapporto con società di consulenza e di revisione a quelle più specifiche, soprattutto negli ultimi anni, come la gestione dei progetti di acquisizione di aziende.
L’area AFC comprende la contabilità fornitori, generale e clienti, la fatturazione noleggio, la tesoreria, il controllo di gestione e l’amministrazione.
Questi ambiti sono tutti strettamente interconnessi tra loro e con le altre aree aziendali.
Direi che gli obiettivi principali sono:
Visto che si analizzano aziende del nostro settore, insieme ai metodi più diffusi di valutazione d’azienda, si approfondiscono i dati reddituali, patrimoniali, organizzativi e finanziari sia nella loro dimensione storica che in quella di futuri sviluppi.
Fatte queste valutazioni, entrano in gioco considerazioni sul peso strategico dell’operazione all’interno delle dinamiche di sviluppo del gruppo.
Come anticipato sopra uno strumento di cui ci siamo dotati fin dai primi anni 2000 è stato il Business Plan, che ci permette di confrontare gli obiettivi della proprietà con il capitale e l’organizzazione necessaria per raggiungerli. Nell’elaborazione del Business Plan si considerano anche le principali dinamiche finanziarie così da garantire un equilibrio di medio-lungo periodo.
Nell’ultimo anno l’aumento dei tassi per un’azienda che ricorre in modo significativo alla leva finanziaria come la Mollo ha avuto sicuramente un forte impatto, anche se non ha comportato alcuna modifica del piano investimenti.
I dati economici sono elaborati mensilmente e confrontati con quelli dell’anno precedente e del budget. In caso di scostamento, in particolare, si analizzano i fattori che li hanno determinati con il responsabile dell’area cercando di approfondire la situazione, le criticità e le proposte per migliorare la situazione.
Nella storia ci sono stati casi in cui, mentre l’azienda nel suo complesso mostrava risultati positivi o addirittura più che positivi, alcune aree presentavano andamenti sotto le aspettative. La disponibilità di dati organici, condivisi e tempestivi ha permesso di poter scegliere soluzioni nuove e risolutive.
La condivisione è un elemento fondamentale per l’azienda perché crea consapevolezza e responsabilizza su dati e obiettivi. Ci sono diversi strumenti e periodicità per la condivisione, con invio di dati giornalieri, settimanali e mensili sia ai nostri centri noleggio, sia ai vari reparti in sede. A livello economico, sono elaborati i conti economici e si condivide l’analisi con il responsabile dell’area e con la proprietà.
L’azienda, in funzione dei dati storici e di considerazioni basate su tipologia di macchine, della durata media contratti, della stagionalità di noleggio stabilisce le redditività attese di cui il tasso di utilizzo è un fattore. In caso di scostamento tra il ROI effettivo e quello obiettivo si analizzano le cause e si coinvolgono i soggetti interessati.
Gli indicatori sono cresciuti nel corso del tempo con l’aumentare della complessità aziendale e dei servizi offerti. Per categorizzarli in gruppi definirei tre aree principali: commerciale, economica e di parco noleggio.
Nell’area commerciale i principali sono, oltre al classico andamento del fatturato, il tasso di accettazione preventivi e la durata media contratti.
Nell’economica, invece, prendiamo in considerazione l’indice EBITDA %, l’incidenza dei costi principali su ricavi, il tasso di manutenzione su valore parco e i ricavi.
Infine sul parco a noleggio teniamo conto dell’indice di utilizzo delle macchine, della redditività degli investimento e l’età media.
Il noleggio è uno strumento efficace non solo perché evita immobilizzazioni finanziare non strategiche o rende variabili costi che all’interno dell’organizzazione aziendale e dei flussi di lavori sono legati a periodi limitati di progetto, ma anche perché è un’efficiente soluzione per gestire eventuali picchi di richiesta, mezzi particolari o per rendere più snella la gestione di alcuni beni aziendali non core.
Un esempio per noi sono le autovetture date in uso alla forza commerciale: la Mollo sigla accordi con società di noleggio a lungo termine. Con questa soluzione ogni attività dal tagliando, all’assistenza, al cambio gomme, alla revisione è gestita in tutta Italia da una società specializzata che ha creato e garantisce una rete di assistenza per ogni esigenza. Con un canone di noleggio certo si superano tutti i problemi (compresa l’auto sostitutiva) che nascono da una gestione di una flotta dislocata sul territorio ed essenziale come quella delle auto dei commerciali.
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